BOOMing Contemporary Art Show: l'urgenza di esserci

di Aldo Macchi, Direttore ArCo

Il suono di un’esplosione, di qualcosa di improvviso, che non poteva più aspettare. Nel mondo dei fumetti il “Boom”, è l’onomatopea dedicata allo scoppio di qualcosa di grosso, qualcosa che superi il “bang”, troppo limitante per esprimere il boato generato. “Boom” è ciò che dicono, in slang, le persone quando restano colpite da qualcosa di sorprendente, spesso aggiungendo il movimento delle mani che dalle tempie si espande verso l’esterno. È l’esplosione dello stupore, della genialità, di qualcosa di sconvolgente.

Nell’arte, tutto questo si declina in quello che gli anglosassoni definiscono “continuous”, qualcosa che sta per accadere, o che è in continuo accadimento. Nell’arte contemporanea bolognese, se vogliamo entrare sempre più nello specifico, la parola giusta per definire un boato di urgenza che non poteva più aspettare, qualcosa che ti fa esplodere dallo stupore e ti lascia sorpreso e attonito è BOOMing. BOOMing Contemporary Art Show.

BOOMing Contemporary Art Show 2-5 Febbraio 

È ciò che fisicamente avverrà quest’anno, per la sua terza edizione, negli spazi di DumBO, al binario centrale di Bologna, dal 2 al 5 febbraio. Fisicamente parliamo di una fiera di arte contemporanea che ha deciso, per citare la sua mission, di “scardinare il concetto di “emergente” collegandolo al significato letterale dell’essere in procinto di emergere e della necessità di far emergere. In questo senso si collega anche al duplice significato della parola “emergenza”. Emergenza come urgenza, ma anche come momento di criticità foriero di cambiamenti”.

Per questo BOOMing non può essere circoscritta alla semplice definizione di fiera di arte contemporanea. Perché è essa stessa arte, è una performance che si protrae nel tempo attraverso i propri valori e che cresce insieme ai temi verso cui rivolge la propria attenzione. In quell’emergere urgente e impellente, non può che rivolgersi primariamente a una generazione, quella Z, che si sta affacciando su un mondo che, mai come in questo periodo, ha esso stesso urgenza di definirsi, ritrovarsi, guarirsi.

Un movimento generazionale

È la generazione delle lotte esistenziali, delle battaglie che non possono più essere rimandate. BOOMing rivolge loro uno spazio, un’espressione, un linguaggio, un percorso. Lo fa nel nome dell’arte, e nel nome dei suoi valori aggregativi, culturali e di rete. Valori che hanno spinto una cooperativa come Doc Creativity, la casa dei professionisti della creatività e dell’arte, a farsi organizzatrice di questo evento che sempre più assume i contorni di un movimento.

Quattro le tematiche scelte per questa edizione. Quattro filoni che potranno essere vissuti durante il weekend dell’esposizioni, ma che vivranno anche attraverso un podcast, nato nei mesi di preparazione della terza edizione, grazie alla collaborazione di diversi Art Sharer che si sono uniti per farsi promotori dei temi e rivolgersi ai giovani con il loro linguaggio. Un percorso che avrà in ArCo la sua casa e il suo veicolo di distribuzione. Perché sempre più espressioni giovani possano trovare il coraggio di aprirsi e partecipare, interrogarsi ed interrogare, far parte della contemporaneità nel nome della cultura e dell’arte.

 

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aldo macchi

Aldo Macchi

Direttore ArCo