Quando la sartoria incontra l'estetica contemporanea: il ritratto di Sebastian Chavarriaga
di Aldo Macchi, Direttore ArCoSono Sebastian Chavarriaga, direttore creativo del marchio chavarriaga&co. Abbiamo da poco inaugurato il nuovo laboratorio all’interno di Spazio Polaresco. Si tratta di un laboratorio dove vorrei dare diverse opportunità anche a chi è incuriosito con il mondo della moda, per insegnare tutto quello che ruota attorno alla creazione di un marchio.
Abbiamo già ospitato alcuni ragazzi e ragazze delle scuole, che mi hanno chiesto cosa potessero fare in questo ambiente. L’idea è proprio quella di andare a insegnare come creare da zero una collezione: dal disegno alla confezione. Ho collaborato con diversi professionisti che vengono anche grazie a ciò che è Spazio Polaresco, un ecosistema creativo culturale.
Penso alla collaborazione con fotografi che mi hanno affiancato per la realizzazione della parte di marketing, con contenuti molto utili per la piattaforma di e-commerce, che andremo a presentare a questa Milano Faschion Week.
Tra sartoria classica ed estetica contemporanea
È la mia stessa curiosità verso il vestire che mi spinge a sperimentare in questo modo. È bellissima la classica camicia, la classica giacca, e il classico completo della sartoria. Allo stesso tempo, però, provo a fare ogni capo con un tocco più creativo: prendo questi pezzi più classici e provo a dare una trasformazione. Basti pensare che ogni capo che realizziamo è adattabile anche al femminile, è unisex, ci possono essere molte versatilità. L’ultima collezione che abbiamo realizzato è stato un mix tra il mondo dello skate, che qui a Spazio Polaresco ha uno spazio importante, e la classica camicia. Abbiamo poi realizzato anche un completino con short e camicia, in un gioco che creai una sorta di immagine che rappresenti gli skater. Lo abbiamo fatto parlando con loro ed è stato molto divertente.
La collaborazione con Spazio Polaresco
La collaborazione con Spazio Polaresco va oltre gli accordi per gli spazi. Ho portato qui il mio laboratorio per creare i miei progetti e proporre le mie idee collaborando anche con altre figure professionali e dando la possibilità di fare corsi. Credo sia il posto perfetto per il mio laboratorio: con Doc Creativity ho trovato una realtà dalla parte della creatività e farne parte come socio mi ha permesso di ampliare ulteriormente il raggio d’azione.
Se parliamo di ispirazione, per ogni collezione, cerco le mie idee anche all’interno dell’esperienza personale. Penso all’ultima collezione, cuore infranto, dove ho creato questa linea con il cuore in frantumi, dove ogni capo è un riassunto, il simbolo di ogni esperienza personale. L’ultimo capo che abbiamo realizzato è una giacca piena di patch. Quando metti una patch su un vestito è perché serve una riparazione su un pezzo rotto, su una cosa vecchia, stropicciata e che ora ha una nuova vita. Quindi pensando alla giacca, come al nostro cuore, la patch è il simbolo della possibilità di andare avanti, che non siamo da buttare anche quando siamo stropicciati.
La Milano Fashion Week
A questa Milano Fashion Week vogliamo portare il messaggio del marchio a più persone possibili. Questo progetto, a cui tengo molto, deve crescere sempre di più. In questo il modello cooperativo è importantissimo. Io sono stato abituato a fare tutto da solo, negli anni ho imparato ad essere autodidatta. Ma ora, avendo la possibilità di collaborare, tutto riesce meglio. Da solo non potrei più farcela. Penso alle campagne fotografiche dei nostri capi: in pandemia ero io a fare il modello, e poi anche la parte grafica per la pubblicazione sul sito e sui social.
Ora ci sono tante opportunità di collaborazione con altri professionisti del settore. Ho tantissime idee e condividerle con altri mi aiuta. Ognuno ha il suo modo di fare le cose ed è bellissimo vedere cosa nasce dall’unione di diverse idee.