Gianluca Ballarin: dal pianoforte alla produzione musicale

di Valentina Bazzani, Giornalista

Classe 1973 e un curriculum artistico eclettico. Gianluca Ballarin è compositore, tastierista e pianista. Dagli anni ’90 lavora su progetti musicali per la discografia, la televisione, la pubblicità e il cinema. Nel corso della sua carriera ha collaborato con numerosi artisti come Elisa, Tiziano Ferro, Max Pezzali, Giorgia, Francesca Michielin, Marco Mengoni.  

Venerdì 14 aprile è uscito per Freecom il suo album “Ebreo original soundtrack”, colonna sonora dell’omonimo spettacolo di David Parenzo.

  • Come si è evoluta la professione

  • La realtà di Synchro

  • Ebreo: la colonna sonora

  •  E tra i progetti futuri?

concerto elisa gianluca ballarin

Come si è evoluta la professione

Da giovane ho vissuto il periodo fertile della musica live nel veneziano. Nel tempo, suonando con tantissimi gruppi, quella che era una passione si è trasformata in un lavoro. Nel 2004 ho conosciuto Elisa e sono entrato a far parte della sua band. Il nostro rapporto è stato fruttuoso e da allora non ci siamo più lasciati. Abbiamo condiviso dischi, tournée, viaggi all’estero e progetti incredibili. Tra i ricordi più belli il concerto per il ventennale all’Arena di Verona “Elisa ’97 – ’17”, in cui mi sono occupato della direzione musicale degli arrangiamenti nella serata “Acustica” con gli archi e il coro gospel. Credo che lei sia un artista incredibile che riesce a vedere oltre, arrivando a percepire cose che gli altri non vedono. Negli anni ho lavorato anche con molti altri artisti: in questo momento sono in tour con Giorgia, che conosco dal 2012. È la quarta tournée che condivido con lei.  Anch’essa è una grandissima professionista con una spiccata sensibilità umana e artistica.  

Oltre ad essere pianista e tastierista, spesso il mio lavoro mi porta ad occuparmi degli arrangiamenti e della programmazione dei tour per i vari artisti. Questo aspetto mi porta a costruire le sequenze, definendo tutto ciò che si realizzerà sul palcoscenico, dalle luci all’audio. Ed è un tipo di lavoro che si realizza in studio in sincronia con gli altri professionisti.

La realtà di Synchro

Synchro è la mia seconda casa, il mio rifugio, il mio luogo di lavoro prediletto, una culla di creatività e ispirazionale, luogo di scambio, incontro e condivisione con musicisti, artisti, creativi, videomaker. Synchro è un laboratorio per la registrazione, il missaggio e la produzione culturale ma è anche fucina di contaminazione artistica. Quello che succede su un palco viene programmato in studio (arrangiamenti, sequenze, direzione artistica, regia luci e video).

ebreo soundtrack gianluca ballarin

Ebreo: la colonna sonora

Ho composto la colonna sonora dello spettacolo teatrale “Ebreo”, un monologo sull’essere ebreo oggi, scritto dal giornalista David Parenzo e andato in scena per la prima volta al Teatro Parioli di Roma il 7 marzo. In questo progetto si è creata una splendida occasione di collaborazione anche con altri musicisti, tra cui Luca Mares, socio Doc, al violino, Francesco Soccal, clarinettista e sassofonista esperto in musica klezmer  e Leonardo Di Angilla, percussionista. La colonna sonora era partita un po’ alla Woody Allen perché inizialmente sembrava uno spettacolo comico, con un approccio culturale importante. Poi è cambiata la sceneggiatura e di conseguenza anche le atmosfere: è stato dato largo spazio alla memoria. Ho avuto l’onore, infatti, di scrivere le musiche per un momento particolare e bellissimo in cui c’è un racconto delle cinque luci di Edith Bruck, scrittrice e poetessa, sopravvissuta ai campi di concentramento. In questa narrazione vengono ripercorsi i cinque momenti di speranza che hanno permesso alla Edith bimba di sopravvivere all’orrore. Attraverso la musica ho avuto l’onere di dover descrivere e accompagnare quel racconto. Lo spettacolo sarà ripetuto il 15 maggio a Milano al Teatro Parenti.

E tra i progetti futuri?

Da grande cinefilo scrivere colonne sonore per il cinema. Un altro progetto è sicuramente quello di far crescere lo studio Synchro portando i giovani professionisti a realizzare i loro progetti di produzione. Realizzare una vera e propria fucina dei sogni.

Il messaggio di Karma Clima parte e arriva a casa

È l’esperienza di una residenza, che è un viaggio, che è “nostro mizoun” come si dice in occitano, o semplicemente “ca nostra” per dirla in dialetto cuneese. 

Architettura di una canzone

Il processo di Karma Clima come rigenerazione umana.