Dallo studio all'Eurovision: il Ritratto di Giovanni Pallotti

di Valentina Bazzani, Giornalista

Foto di Nicolò Salvatori

Giovanni Pallotti è bassista, compositore, produttore e socio Doc Servizi dal 2010. Il suo curriculum vanta di collaborazioni importantissime nel panorama musicale italiano e internazionale.  È stato direttore musicale e produttore – tra gli altri – di Marco Mengoni, Francesca Michielin, Giovanni Truppi, Maneskin, Margherita Vicario. Come bassista ha affiancato Carl Orr, Ginevra, Jeff Beck, PMCE e molti altri.

  • Dalla formazione alla realizzazione professionale

  • La musica è una forma di comunicazione

  • L’incontro con Rete Doc

  • Da Sanremo all’Eurovision

  • I prossimi progetti

loredana poli

Foto di Nicolò Salvatori

Ho cominciato a suonare il basso da ragazzino. Dopo aver frequentato il corso professionale in basso elettrico di Percentomusica ed essermi laureato in Economia dei Beni Culturali presso l’Università Degli Studi di Roma Tor Vergata, mi sono trasferito in Inghilterra per laurearmi in Music Performance all’Academy Of Contemporary Music. In quel periodo ho iniziato a seguire dei corsi di produzione, mix, master e recording, muovendo i primi passi come produttore. Dopo il Master in Sonic Arts presso la Goldsmiths University, sono tornato in Italia e ho preso uno spazio a Milano in cui ho proseguito il mio percorso di produzione musicale, direzione artistica e musica live.

La musica è una forma di comunicazione

È importante assicurarsi di avere qualcosa da dire. Dietro ad ogni progetto ci deve essere un pensiero, un’idea precisa: è il concetto che si deve adeguare e declinare alle diverse situazioni.

 

L’incontro con Rete Doc

Ho conosciuto Doc in un momento in cui per me, a livello professionale, stava cambiando tutto. Marco Mengoni aveva appena partecipato a X Factor e avrei cominciato ad affiancarlo come bassista nel suo primo tour. All’epoca non sapevo come avrei potuto gestire la parte amministrativa e burocratica di questa professione. Alcuni membri del management mi consigliarono di rivolgermi a Doc Servizi. In una settimana avremmo dovuto organizzarci per il contesto lavorativo che stava per cominciare. E così è stato. Oggi mi sento un operaio della filiera musicale. Nella cooperativa, essendoci un’ampia rete di professionisti, vedo la possibilità di vivere l’associazionismo lavorativo poiché, spesso, il rischio di lavorare nella musica è quello di trovarsi di fronte ad un ambiente estremamente competitivo. In Doc questa dimensione non esiste perché vince lo spirito collaborativo, la condivisione, la collettività.

loredana poli

Foto di Nicolò Salvatori

Il trionfo a Sanremo

Sanremo 2023 è stato un tassello centrale per “Materia”, il progetto discografico di Marco Mengoni in cui mi sono occupato della produzione e della direzione artistica. Salire sul palco dell’Ariston con “Due Vite” e arrivare sul podio è stato incredibile, un’esperienza frenetica ma molto significativa. Abbiamo lavorato assiduamente per molto tempo per portare una canzone che potesse arrivare al pubblico nel modo giusto in questa circostanza.

Da Sanremo all’Eurovision

È uscito da poco “Prisma”, l’ultimo capitolo di “Materia”, questa trilogia che include tre dischi prodotti in due anni (Terra, Pelle, Prisma). Siamo reduci da un piccolo tour europeo, una sorta di showcase che, una data dopo l’altra, ci ha accompagnati fino all’Eurovision: un evento straordinario dal respiro internazionale, che ha coinvolto 37 paesi.

I prossimi progetti

Al momento siamo in studio per le prove. Sta per partire “Marco negli Stadi 2023”, un tour estivo che ci porterà in una decina di stadi: è uno spettacolo cominciato lo scorso anno, che continua e si amplia con nuove date e la presentazione di questo lavoro.

Il messaggio di Karma Clima parte e arriva a casa

È l’esperienza di una residenza, che è un viaggio, che è “nostro mizoun” come si dice in occitano, o semplicemente “ca nostra” per dirla in dialetto cuneese. 

Architettura di una canzone

Il processo di Karma Clima come rigenerazione umana.