Come si creano i progetti per i giovani
di Giovanni Fattoruso, BloggerIn una città a misura di domani una parte fondamentale, lo abbiamo detto, sono le politiche giovanili. Nel nostro viaggio abbiamo incontrato i ragazzi di HG80, l’impresa sociale che collabora con il comune di Bergamo per gestire questo tipo di politiche.
Abbiamo sentito anche loro nel nostro podcast e ci hanno parlato di alcuni dei progetti interessanti, e a microfoni spenti abbiamo deciso di andare ad ascoltare nel dettaglio alcune delle iniziative di questo anno della cultura.
Quando si resta sotto il cappello delle politiche giovanili le cose sembrano essere facili e complicate al tempo stesso.
C’è una parte più facile è quel del target di riferimento, si sa perfettamente a chi saranno rivolti gli interventi e le iniziative. Dall’altro lato fare attività per i giovani nel 2023 è qualcosa di molto vicino all’impresa.
Serve inseguire mode e stili che quando poi raggiungi probabilmente sono già passati. Chi vi scrive è ancora convinto che la Techtonik sia un genere per giovani, solo perché la maggior parte delle riunioni fatte per un progetto del 2010 avvenivano in un Centro di Aggregazione Giovanile e alle pareti c’erano solo manifesti con eventi con questo tipo di musica.
È sempre più difficile stare dietro a stili che cambiano alla stessa velocità di un video tiktok.
Così la soluzione migliore è quella di prendere proposte dal basso, da chi dovrebbe essere l’utenza, e cercare di portarle avanti. Alcune avranno vita breve, altre continueranno sotto diverse forme.
Questa è sicuramente una delle soluzioni migliori, permette di non essere mai in ritardo sui gusti dei giovani, ma soprattutto aiuta tantissimo in quel “Cambio generazionale” di cui si sente forte il bisogno.
Nel nostro podcast si è parlato dell’iniziativa “Il mantello di Arlecchino”, approfondendo abbiamo scoperto un progetto di teatro partecipato.
Utilizzando le realtà artistiche del quartiere sono state create delle vere e proprio rassegne teatrali, in un processo di attivazione e partecipazione di 4 quartieri della città di Bergamo.
HG80 però non è solo iniziative per le politiche giovanili di Bergamo, in quest’anno della cultura ha seguito anche il progetto SAB – STREET ART BALL, un progetto che prevede la riqualificazione di campi da gioco di Basket attraverso l’arte.
Sei campi tra Bergamo e Brescia sono stati riqualificati grazie a questa iniziativa.
Un intervento mirato per ogni comune, dove ogni artista ha portato la sua visione e il suo modo di lavorare.
Un’iniziativa che, in perfetto stile HG80, ha permesso la partecipazione di realtà come un liceo artistico di Capriolo o di una comunità di ragazzi disabili a Bagnatica.
Perché se abbiamo capito qualcosa dello stile HG80 è sicuramente quello della partecipazione dell’attivazione di sinergie all’interno delle comunità per cui si lavora.
L’arte fine a sé stessa può sembrare solo un esercizio estetico, mentre HG80 la utilizza come strumento per avvicinare le persone, fare rete, creare sinergie.
L’arte come lo sport, perché anche lo sport ha un valore fondamentale nei lavori di quest’impresa.
Il progetto Sab con la riqualificazione dei playground avviene lungo una pista ciclabile che da Bergamo porta a Brescia.
Il progetto Step by Step unisce la parte sportiva – chi vi scrive è convinto che il sollevamento problemi sia sport, quindi la camminata è sport – a quella sociale.
Questa iniziativa coinvolge 18 giovani tra i 18 e i 25 suddivisi in due gruppi: uno che parte da Bergamo e uno da Brescia, per ricongiungersi il terzo giorno per l’evento finale.
Due guide professioniste, due accompagnatori e due mentor condurranno i due gruppi lungo il cammino.
Sul percorso i ragazzi e le ragazze incontreranno alcuni ospiti in cammino. Si tratta di influencer, esperti su temi legati all’ambiente e alla cultura, rappresentanti delle istituzioni locali, europarlamentari che cammineranno con loro per alcuni tratti del percorso e parteciperanno ai momenti di chiusura delle giornate.
Ciascuna delle giornate di cammino sarà caratterizzata da una tematica, come la relazione tra ambiente e cultura, l’accessibilità, la cittadinanza attiva, collegata ai valori di rilevanza europea di cui l’Unione Europea è portavoce.
Un momento di crescita e confronto di per i ragazzi che hanno avuto la fortuna di poter partecipare a questa iniziativa.
Questo anno della cultura ha permesso ad HG80 di mettersi in mostra, e speriamo sicuramente arrivino presto nuovi lavori e nuove proposte per loro, che utilizzano arte e sport come strumenti e mezzi per avvicinare le persone, cosa di cui in questo periodo storico fatto di followers e non amici è importantissimo.
Nella Città a Misura di Domani HG80 troverà sicuramente il suo spazio, ci piacerebbe però sapere tu cosa ne pensi di questo anno della cultura e di quello che verrà.
Proviamo a capirlo assieme con questo questionario – clicca qui.