Il ritratto di Jas.do.it la content creator che sogna la Tv
Nero - About a StageIo sono Jas, ho 22 anni e sogno di condurre in televisione. Sono stata al Primo Maggio a fare la Content Creator. La content creator è chiamata a immortalare le emozioni del pubblico pur esprimendo le proprie ed è difficile trovare un equilibrio. Perché ti senti dall’altra parte della telecamera, sei gasata, vuoi raccontare: ma allo stesso tempo devi raccontare, live, quello che accade. Devi avere lo stesso ruolo di un regista che ha davanti attori, consapevole del fatto che devi immortalare delle emozioni che non sono solo le tue.
Questo Primo Maggio è stato il mio primo Primo Maggio. È anche il concerto più grande a cui sia mai stata. Ho iniziato ad andare ai concerti dopo la pandemia, dopo una serie di biglietti comprati di live che non ci sono mai stati. Almeno 10 di questi concerti sono 10 artisti che sono stati nel programma del concertone: fantastico.
Il web è comunicazione
Il web è comunicazione, e io voglio diventare una professionista della comunicazione. Uso soprattutto Instagram e Tik Tok: sono molti freschi, ti permettono di condividere subito quello che ti passa per la testa, con montaggi molto easy, in velocità. Ti capita di avere di fronte un’emozione che vuoi immortalare e condividere e lo fai: subito. Può essere gioia, tristezza, spensieratezza, non importa. Non devi fermarti, editare, pensare. L’emozione è qualcosa di veloce, l’approccio dei social ti permette di vivere quelle emozioni e di condividerle.
Le emozioni di un live
In un live di emozioni ce ne sono troppe. Hai l’adrenalina che non ti fa stare fermo, la stanchezza per aver passato tanto tempo in piedi, per aspettare il tuo artista preferito. Ma anche la suspance perché non sai che canzoni faranno. Tu sei lì, con la tua tracklist di 12 canzoni che sai tutte a memoria, e poi magari loro sul palco fanno solo quelle due che tu non sai. Quindi è una cosa inaspettata, una sorpresa.
Emozioni del Pubblico vs emozioni degli artisti
Il contenuto più realistico è quello che fai col pubblico perché risponde di getto, non sono abituati alle interviste e vanno di pancia, ti dicono la prima cosa che passa per la testa. Le interviste, invece, ti fanno capire in modo mirato quello che pensano e riflettono gli artisti prima di salire sul palco. Per cui direi che entrambi questi approcci mi piacciono in modo diverso perché entrambi esprimono emozioni interessanti.