Il ritratto di Stefano Crippa

Nero - About a Stage

Abbiamo capito che le professioni nell’ombra, quelle nascoste nel mondo dello spettacolo, hanno tanta voglia di crescere, di formarsi, di evolversi e porsi degli obiettivi per ricoprire ruoli anche diversi all’interno della propria carriera. Ne è un esempio Stefano Crippa, giovane professionista di Bergamo, che da una stagione come cameriere in uno spazio giovanile di Bergamo, è diventato assistente di produzione, nel nome della gavetta.

Dai tavoli di Spazio Polaresco al Primo Maggio 

Al primo maggio sono stato con Ginevra, in quella occasione ho fatto il driver, ed è stato il mio primo approccio al Primo Maggio. Anche se le mie responsabilità in quel caso sono state semplici ero molto emozionato. Questo passo è all’interno di un percorso che sto facendo all’interno di questo mondo che è cominciato qualche anno fa, quando facevo il cameriere a Spazio Polaresco a Bergamo grazie a Doc Servizi.

Una scelta di vita

La voglia che avevo da subito era quella di crescere nel settore musicale nella parte degli eventi dal vivo. Un desiderio che ho coltivato nel tempo, cogliendo le opportunità. Vorrei diventare direttore di produzione, oggi sono assistente di produzione. Il tour manager, l’ospitalità, ruoli che fino a qualche tempo fa non pensavo esistessero. Non pensavo si potesse davvero vivere di questo, invece c’è tanto da fare e vedo che servono persone giovani che abbiano voglia e passione per fare questo. È una scelta di vita, non è semplice, ma sono felice di farlo.

L’importanza della formazione  

C’è tanto da imparare, basti pensare a quante maestranze ci sono in questo settore e devi sapere davvero tante cose ed essere sempre sul pezzo, in continuo aggiornamento. Grazie a Rete Doc e Scena Unita ho partecipato a un corso per diventare direttore di produzione. È stato un corso tosto perché si è parlato di tanti aspetti: del mondo dei tecnici audio, tecnico luci, rigger, organizzazione. Un’esperienza che mi è servita davvero tanto per conoscere meglio il settore e capire dove voglio arrivare.

Stando col naso all’insù    

È un’estate di grandi eventi e mi aiuterà a fare ancor più esperienza per raggiungere i miei obiettivi. Conservo il ricordo di un concerto in particolare che, ora che ci penso, mi ha fatto capire che sarei voluto arrivare a questo punto. Era il concerto degli Iron Maiden, ero nel pubblico già dal pomeriggio e già guardavo con una certa attenzione il palco, proprio come struttura. A un certo punto, alzando lo sguardo, ho visto un rigger che spostava una luce, in altezza. Mi ha lasciato a bocca aperta e lì ho davvero capito che un giorno avrei lavorato per vivere quei momenti.

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